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Matrimonio Shabby Chic

Tanto adorato dalle spose italiane e non solo, il matrimonio shabby chic è approdato dagli Stati Uniti dove è stato ideato da Rachel Ashwell di origini inglesi.

Già da adolescente, Rachel abbandona gli studi per seguire il padre che era un commerciante di libri rari e la madre che aveva la passione per gli orsacchiotti e le bambole antiche che adorava restaurare. La famiglia Ashwell passava molto tempo in giro tra mercatini dell’usato e di antichità e, proprio tra questi oggetti, la giovane Rachel inizia a sviluppare l’idea di quello che sarebbe poi diventato lo stile shabby-chic.

Dopo aver “rivisto” i suoi mobili, si mise alla ricerca di mobili belli, che ricordassero i tempi della Francia elegante, ossia chic, per dipingerli interamente di bianco, dando così un look nuovo a mobili vecchi e vissuti ma ancora utilizzabili e funzionali.

Rachel a lavoro

Rachel a lavoro

Anche i suoi divani subirono una trasformazione dovuta a fodere lavabili, in prevalenza di colore bianco, e quasi completamente ricoperti da tanti cuscini di colori pastello come il rosa, il lilla, il verde e l’azzurro.

Fondamentali per questo stile sono i punti luce; lampadari antichi con cristalli, abat-jour vintage con alcuni accessori in argento per un perfetto connubio di shabby e chic, ovvero logoro ed elegante. Gli accessori, dei quali i mercatini sono pieni, trovano posto in angoli da riempire oppure su mensole o su vassoi d’argento al centro di una credenza.

Non per ultime, arrivano le porcellane della nonna; antiche per definizione e decorate con romantici fiori e disegni dorati o argentati. Immaginate di essere accolti in un soggiorno arredato in questo stile, magari per il the delle cinque servito in tazzine di porcellana bianca, piattini, posate in argento e la scatola dei biscotti consumata dal tempo? Che figata!


Come impostare un matrimonio shabby chic?

 

Partendo dalle partecipazioni, lo stile detto volgarmente “shabby” dagli addetti ai lavori contamina tutti gli aspetti del matrimonio. Gli abiti degli sposi, i fiori, il tavolo dei dolci; ogni cosa prende parte a questa ambientazione che agli ospiti più distratti può sembrare vintage, ma i più attenti noteranno sicuramente il richiamo all’elegante e al bello dettato dallo “chic”.

Non dimenticate di avere un occhio di riguardo per la tonalità di colori tenui che dovranno essere pastello come l’avorio il rosa cipria il grigio e non deve mancare il bianco.

Quando curo un matrimonio shabby chic, mi piace creare ambientazioni utilizzando legno sbiancato, cartone e libri vecchi, centrini rubati dal baule della nonna, pizzi leggeri, lampadari eleganti con cristalli, argento. Per ammorbidire la location uso solo lino o tessuti similari appesi alle pareti o, se possibile al soffitto.

Le forme delle composizioni e del bouquet saranno morbide e leggermente scomposte. I fiori che meglio riescono ad interpretare lo shabby sono le ortensie, le peonie, le rose garden, ma anche fiori semplici come la camomilla (ahi sono allergico alla camomilla, appena la lavoro inizio a piangere come se stessi cucinando uno stufato di cipolle!), le fresie, l’amni, le roselline ramificate… c’è veramente l’imbarazzo della scelta.

Per quanto riguarda i contenitori per i fiori, mi piace usare vetro trasparente arricchito con nastri di lino o pizzo leggero, bottigliette prese dai mercatini con forme sferiche e lunghe. Una teiera molto british può diventare un vaso, ma anche un uovo bucato o delle valigie. Anche i cartelli direzionali che indicano: party, ceremony ecc, aiutano a non far disperdere sia gli inviati ma anche il tema.

Inutile dire che ogni matrimonio shabby chic è unico, avrà tanti dettagli e personalizzazioni che renderanno quel giorno indimenticabile per voi e memorabile per i vostri ospiti.

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